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E anche questa settimana il Frosinone ha fatto da sparring partner alla sua avversaria. 3 gol (+ 1 annullato) subiti ci hanno regalato l’ennesimo spettacolo indegno di questo inizio di stagione giallazzurro. Ultimo posto in classifica, un bottino misero e un gioco praticamente inesistente disegnano una squadra che sembra aver deciso di prendersi un anno sabbatico. Dopo la figuraccia di Brescia, 4 gol presi fuori casa, ci si aspettava una reazione d’orgoglio e invece i Canarini hanno preferito replicare la prestazione e migliorare ancora, in negativo, il loro dato sulla differenza reti.

Un -8 che la dice lunga sulle difficoltà difensive. Infatti, il Frosinone è, assieme alla Carrarese, la squadra che ha subito più gol dell’intera Serie B. Ma se da un lato la fase difensiva inconsistente si può attribuire a un’idea di gioco offensiva dell’allenatore e alla serie di infortuni che tengono fuori i rinforzi del mercato estivo. La moria offensiva non si spiega. L’attacco, sulla carta ben fornito, sembra più un tridente di figurine rare che una preoccupazione per le difese avversarie.

Partipilo, Tsadjout, Kvernadze, ecc. ecc. i giocatori che avrebbero dovuto trascinare per la loro qualità ed esperienza, sono invece il peggior attacco della Serie B insieme a quello del Cittadella, che di punti ne ha 5 in più. E poi c’è Vivarini, l’uomo che doveva portare gioco e verticalità; l’allenatore che doveva oliare i sistemi di una squadra costruita per sorprendere anche nel campionato cadetto, sembra aver perso il suo tocco. Assomiglia a un insegnante che porta una scolaresca in gita ma non sa come riprendere i suoi alunni. Spaesato, in balia degli eventi e poco partecipativo.

In sintesi: il Frosinone rischia di fare una tremenda comparsata nella fiction della Serie B. E Vivarini di prendere l’Oscar come peggior regista.

 

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